martedì 14 dicembre 2010

Ristorati con poesia


A Palazzo Reale, a Milano, da settembre a gennaio è allestita la mostra di Dalì, Il sogno si avvicina
Se volete ristorarvi, non ci andate.
Dai biglietti introvabili (su ticketone le vendite sono chiuse) e troppo cari (9 euro per pochi quadri), alla coda chilometrica per entrare (aspettando che qualcuno rinunci), all'allestimento stesso, la mostra vi darà solo motivi per rimanere insoddisfatti.
Inoltre l'organizzazione non ha fatto distinzione fra prenotazioni per singoli e per gruppi, dunque davanti ad ogni quadro dovrete lottare per godervi le opere per un tempo massimo di 5 secondi in cui verrete comunque disturbati da greggi di visitatori e guide microfonate.
Inoltre ho avuto la gran fortuna di poter andare personalmente a Figueras qualche anno fa, quindi la striminzita mostra di Palazzo Reale e quella specie di riproduzione della stanza di Mae West, non mi hanno un granché impressionato, anzi letteralmente deluso. Ma se proprio invece vi va di andare, volevo darvi un motivo valido per ristorarvi l'anima.
E' Destino, cortometraggio frutto del genio creativo di Dalì e Walt Disney. Una storia d’amore in puro stile disneyano, il viaggio di una ballerina attraverso un paesaggio desertico, un inquietante scenario surreale, come le opere di Dalì: orologi cascanti, torri oscillanti, piramidi e ballerine senza testa, che sembrano non solo l’animazione dei suoi quadri, ma anche la concretizzazione del grande sogno di Walt Disney di dare un seguito a Fantasia.
Se volete davvero ristorarvi, dedicatevi 7 minuti scarsi di pura poesia.

4 commenti:

  1. ...pienamente d'accordo con te...
    Nonostante Palazzo Reale sia un'ottima location per mostre, resto sempre delusa dall'organizzazione e dal modo approssimativo con cui vengono allestite.

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  2. ...e dalla poca cura! ho visto addirittura pareti dipinte male, buchi nei muri e a volte persino una pessima illuminazione delle opere!
    A Palazzo Reale poche mostre mi hanno soddisfatta purtroppo.

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  3. eppure a me è piaciuta, certamente non è il moma di ny però le opere vanno ammirate fine a se stesse

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  4. Invece per me la location influisce moltissimo sulle opere. A volte, mi piacciono più le location delle opere. Un esempio? Il Louvre!

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