"Francamente me ne infischio" - dice Rhett Butler lasciando Miss Rossella in lacrime sull'uscio. Si gira, mette il cappello e sparisce nella nebbia.
Questa la scena a cui ho pensato collegando le parole cinema e cappello. E a voi, quale viene in mente?
Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie è una mostra aperta, gratuitamente, dal 18 gennaio al 20 marzo al pubblico alla Triennale di Milano. Una mostra ideata da Elisa Fulco, della Fondazione Borsalino, e curata dal critico cinematografico Gianni Canova, dedicata al binomio centenario tra cinema e cappello.
La mostra racconta non solo la storia del classico cappello maschile in feltro, il celeberrimo Borsalino, ma propone tutte le evoluzioni di cui il copricapo è stato (ed è) protagonista, nella vita come nel cinema.
Cinque i nuclei tematici.
L'identità ovvero Il cinema con il cappello. Un grande cilindro multimediale svela il ruolo del copricapo nella costruzione identitaria, utilizzata dal cinema. Dai protagonisti della pellicola sino all'emblematico dialogo di Peter Falk ne "Il Cielo Sopra Berlino" di Wim Wenders, dove attraverso la ricerca del cappello giusto si racconta il cambio di identità sotteso a ogni cambio di copricapo: gangster, borghese, eccessivo, comico.
Il cappello che emoziona. Una sequenza di sale scandisce le diverse emozioni suscitate dal copricapo nelle sue diverse fogge. Guidato da suoni e rumori, il visitatore incontrerà il cappello che fa ridere, il cappello che fa piangere, il cappello che seduce, il cappello che fa paura.
Scappellamenti e gesti. Scappellamenti cinematografici (riverenza, rispetto, saluto, ringraziamento, esultanza) a confronto, per ritrovare tutti i significati dei gesti legati all'uso del cappello: codici comportamentali vecchi e nuovi che hanno negli attori i massimi interpreti di segni che ci parlano di un decoro perduto e di più attuali costumi.
La giostra dei nomi. Dal Borsalino, nome proprio divenuto sinonimo di cappello classico maschile, al basco, all'elmo, al casco, alla coppola, al turbante, alla bombetta, al colbacco, berretto, feluca, etc. Una lunga lista di nomi cui corrispondono infinite e curiose forme di cappelli, raccontate attraverso un'installazione multimediale realizzata dal gruppo N!03, pensata come una vera e propria galleria del vento.
Borsalino lancia Borsalino. Una carrellata dei Borsalino più famosi nella storia del cinema introdotta dai due celebri film Borsalino (1970) e Borsalino & co (1974), entrambi di Jacques Deray (film cult con Jean Paul Belmondo e Alain Delon), il cui titolo porta il logo dell'antica casa alessandrina, scelta dal regista per rappresentare il gusto degli anni Trenta.
Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie è una mostra aperta, gratuitamente, dal 18 gennaio al 20 marzo al pubblico alla Triennale di Milano. Una mostra ideata da Elisa Fulco, della Fondazione Borsalino, e curata dal critico cinematografico Gianni Canova, dedicata al binomio centenario tra cinema e cappello.
La mostra racconta non solo la storia del classico cappello maschile in feltro, il celeberrimo Borsalino, ma propone tutte le evoluzioni di cui il copricapo è stato (ed è) protagonista, nella vita come nel cinema.
Cinque i nuclei tematici.
L'identità ovvero Il cinema con il cappello. Un grande cilindro multimediale svela il ruolo del copricapo nella costruzione identitaria, utilizzata dal cinema. Dai protagonisti della pellicola sino all'emblematico dialogo di Peter Falk ne "Il Cielo Sopra Berlino" di Wim Wenders, dove attraverso la ricerca del cappello giusto si racconta il cambio di identità sotteso a ogni cambio di copricapo: gangster, borghese, eccessivo, comico.
Colazione da Tiffany |
Scappellamenti e gesti. Scappellamenti cinematografici (riverenza, rispetto, saluto, ringraziamento, esultanza) a confronto, per ritrovare tutti i significati dei gesti legati all'uso del cappello: codici comportamentali vecchi e nuovi che hanno negli attori i massimi interpreti di segni che ci parlano di un decoro perduto e di più attuali costumi.
Non è un paese per vecchi |
La giostra dei nomi. Dal Borsalino, nome proprio divenuto sinonimo di cappello classico maschile, al basco, all'elmo, al casco, alla coppola, al turbante, alla bombetta, al colbacco, berretto, feluca, etc. Una lunga lista di nomi cui corrispondono infinite e curiose forme di cappelli, raccontate attraverso un'installazione multimediale realizzata dal gruppo N!03, pensata come una vera e propria galleria del vento.
Borsalino lancia Borsalino. Una carrellata dei Borsalino più famosi nella storia del cinema introdotta dai due celebri film Borsalino (1970) e Borsalino & co (1974), entrambi di Jacques Deray (film cult con Jean Paul Belmondo e Alain Delon), il cui titolo porta il logo dell'antica casa alessandrina, scelta dal regista per rappresentare il gusto degli anni Trenta.
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