venerdì 8 luglio 2011

Vertical Green

Caixa Forum, Madrid
Patrick Blanc

Quando nelle città l'afa ha il sopravvento, ripararsi all'ombra di un albero è il minimo che ci si può concedere. Purtroppo in luoghi come Milano, sembra si siano dimenticati di piantarli da qualche decennio... 
Esistono soluzioni di arredo urbano che, sebbene non colmino la mancanza di verde nelle nostre metropoli, aiutano a renderle leggermente più vivibili. 
Una di queste, è il giardino verticale invenzione di Patrick Blanc, botanico francese dai capelli... verdi!

Le Musée du quai Branly, Parigi

Cosa sono esattamente? L'invenzione di Blanc è così semplice da essere geniale: sfruttare le nude e grigie pareti dei palazzi per coprirle di verde brillante e rigoglioso. Ammette lui stesso di aver copiato l'idea da Madre Natura, osservando la flora durante un viaggio in Malesia e Tailandia.
Nel 1986 Blanc realizzò così la sua prima opera nella Cité de Sciences a Parigi. 
Le piante del giardino verticale hanno le loro radici in una struttura modulare composta da tre elementi: pannello di PVC, strato di feltro e cornice metallica. Acqua e fertilizzanti vengono forniti capillarmente.
Tutti i giardini verticali sono belli da vedere, appaganti per la vista e per lo stato d'animo, ma non solo: come tutte le piante assorbono CO2 dall'atmosfera regalandoci aria più pulita.
Inoltre i giardini verticali assorbono assorbono i raggi UV e il calore, favorendo l'isolamento termico: l'edificio che sarà ricoperto da un giardino potrà risparmiare l'energia che servirebbe per l'aria condizionata.
Ora che l'ecologia più che una moda è diventata un'esigenza, Blanc è richiestissimo e le sue opere sono sparse su tutti e cinque i continenti. 
E voi ne avete mai visto almeno uno? Io sì, proprio uno di quelli originali, scommetto che anche voi - almeno quelli che frequentano Milano - se ci pensate bene... vi do un indizio? Si trova vicino alla Scala...

Caffè Trussardi, Milano

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